L’AQUILA – «Senza la presenza di D’Ignazio, la maggioranza di centrosinistra non avrebbe potuto discutere sul Bilancio. Per tutto il primo giorno ha assicurato il numero legale al centrosinistra». Le parole del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, fanno scoppiare un nuovo caso nel centrodestra il giorno dopo la prima giornata della sessione di Bilancio. E ora si va verso una richiesta di dimissioni del consigliere del Nuovo centro destra, Giorgio D’Ignazio, dall’incarico di consigliere segretario in rappresentanza della minoranza di centrodestra nell’ufficio di presidenza.
D’Ignazio è accusato di aver assicurato il numero legale al centrosinistra che ieri ha registrato le defezioni dei due assessori Marinella Sclocco (Pd) e Andrea Gerosolimo di Abruzzo Civico, per motivi personali, e dell’altro consigliere di Ac, Mario Olivieri, della cui assenza non si conoscono le motivazioni. Così il centrosinistra da 18 consiglieri è passato a 15, non sufficienti per mantenere il numero legale per la validità della seduta del Consiglio; con D’Ignazio garantite le 16 presenze in un’assemblea di 31 consiglieri.
E oggi, nel secondo e decisivo giorno per l’approvazione dello strumento finanziario, la situazione si è aggravata con l’assenza anche di Di Matteo, che ha portato il totale della maggioranza a 14. La minoranza ha tenuto in piedi il centrosinistra, almeno in avvio di seduta.
D’Ignazio, comunque, risponde per le rime a Sospiri: «Ho votato contro i provvedimenti in Aula ma ho deciso di assicurare il numero legale per senso di responsabilità e perché si sta discutendo di misure per gli abruzzesi", è sbottato.